17 Luglio 2023
James Fenna, Senior Sustainability and Energy Consultant
Ole Seidler, Senior Sustainability and Energy Analyst
“Se non puoi misurarlo, non puoi gestirlo.”
Peter Drucker
Con regolamenti sul clima e requisiti ESG da parte degli investitori sempre più ambiziosi, le società nel settore immobiliare sono spesso in difficoltà. Da una parte le aziende mirano seriamente a superare le esigenze degli investitori e della legislazione per dimostrarsi in prima linea nella lotta contro il cambiamento climatico. Dall’altra per società nel settore immobiliare con un ampio portafoglio può risultare complicato determinare un punto di partenza. Mentre negli ultimi dieci anni in alcuni settori le emissioni si sono ridotte rapidamente, nel settore immobiliare rimane un processo difficile. La complessità di portafogli costituiti da elementi fisici e di dinamiche per la proprietà porta con sé il fatto che nel settore immobiliare la transizione verso la sostenibilità è un arduo compito.
Molti cominciano il percorso ESG a partire dalla rendicontazione ESG e dalla gestione dei dati
All’interno del settore immobiliare, in molti hanno deciso di partire dai quadri di riferimento per la rendicontazione e dalla gestione dei dati. Una scelta che permette alle società di dimostrare leadership ESG e quindi attirare capitale legato alla sostenibilità e attestare conformità alla legislazione in merito. Si è quindi diffusa la nozione che con il tempo la gestione dei dati ESG e la rendicontazione porteranno ad un circolo virtuoso grazie al quale le società potranno rapidamente migliorare la loro performance in tema sostenibilità, cercando di entrare prime in classifica nella corsa agli investimenti ESG.
Nel 2006 il matematico britannico Clive Humby affermò che “i dati sono il nuovo petrolio”. Le società si trovano dinanzi ad un esponenziale aumento della disponibilità di dati, i quali permettono innumerevoli possibilità di informative e analisi comparative sulla sostenibilità per sostenere investimenti ESG. Di conseguenza, il settore della gestione dei dati ESG è cresciuto notevolmente e continuerà a farlo, secondo i pronostici, del 12% all’anno per i prossimi cinque anni[1]. Molti proprietari di asset si iscrivono a piattaforme come Deepki in Europa e Measurabl negli USA, grazie alle quali è possibile consolidare reti già esistenti di strumenti di misurazione a livello di asset verso interfacce sulla performance del portafoglio in tempo reale. Queste a loro volta offrono l’integrazione nei quadri di riferimento per la rendicontazione, come il Global Real Estate Sustainability Benchmark (GRESB) e il Carbon Disclosure Project (CDP) per permettere ai gestori di asset di ridurre il lavoro d’ufficio e concentrarsi pienamente sulla gestione della loro transizione ESG.
Anche la portata della rendicontazione ESG è aumentata notevolmente. Al giorno d’oggi, un terzo degli investitori nel settore immobiliare ritengono obbligatoria la rendicontazione GRESB[2], mentre l’anno scorso l’informativa CDP era un requisito per gli investitori con più di 136 bilioni di dollari in asset in gestione[3]. Inoltre, nuovi tipi di legislazione come la direttiva relativa alla comunicazione societaria sulla sostenibilità (CSRD) e la Taskforce of Climate-related Financial Disclosure (TCFD) portano le società a pubblicare apertamente i dati sulla performance ESG, invece di comunicarli solo agli investitori. Le società nel settore immobiliare stanno sistematicamente e su larga scala raccogliendo e pubblicando informazioni riguardo alle emissioni, ai rischi e alle possibilità legati al clima e alle politiche ambientali.
La strategia come anello mancante per migliorare la performance ESG
Mentre molte società immobiliari hanno gli strumenti per misurare il proprio impatto, gestirlo può rimanere un problema. Molte società che hanno stilato documenti sulla linea di condotta per la rendicontazione potrebbero detenere ora impegni pubblici senza sapere come rispettarli concretamente. Similmente, le società che si sono preposte grandi progetti di raccolta dati potrebbero non esserne all’altezza, non avendo i mezzi per interpretare l’enorme quantità di dati. Quindi, mentre alcune società sono riuscite a ottenere grandi progressi ESG negli ultimi anni, altre società si ritrovano con performance ESG a rilento, ambiziosi impegni legislativi e senza alcun strumento per colmare il divario.
Longevity Partners ha collaborato con oltre 50 clienti nel settore immobiliare dall’inizio dell’attività di consulenza per la strategia ESG nel 2020. Per molti dei nostri clienti, delineare un solido processo di sviluppo strategia ESG è stato utile per tracciare i dati e la rendicontazione già esistenti, riferendoli ad una serie di obiettivi ESG e indicatori chiavi di performance concreti e raggiungibili.
Conoscere la strada prima di partire
È fondamentale per lo sviluppo di una strategia il concetto di materialità. Mentre ogni società nel settore immobiliare potrebbe disporre di milioni di punti dati e un’ampia rendicontazione, tutto questo sarà utile per fissare e raggiungere degli obiettivi soltanto se potrà essere usato per identificare gli aspetti più importanti della performance ESG per la loro attività.
L’analisi di materialità serve inizialmente a definire una serie di opzioni più semplici prima di dirigersi verso aspetti più complicati relativi agli obiettivi per la sostenibilità di una società. L’integrazione di una revisione paritaria, il coinvolgimento delle parti interessate e la revisione legislativa possono permettere alle società di identificare la propria posizione relativa al quadro ESG in confronto ai propri pari scelti e inoltre dare una profonda conoscenza sulle priorità delle parti interessate e chiarezza rispetto a cosa aspettarsi in termini di requisiti legislativi e da parte degli investitori per la loro attività. Unendo la materialità con obiettivi e indicatori chiavi di performance realistici, la strategia ESG può dare alle società gli strumenti per delineare e raggiungere traguardi definiti, di grande importanza per gli investitori, la società civile e il pianeta.
Accertarsi di andare nella giusta direzione
Anche se lo sviluppo di una strategia può essere fondamentale per indirizzare le attività sul giusto percorso verso la leadership ESG, non è l’unica cosa da fare. Dal momento in cui la gestione dei dati e i cicli di rendicontazione vengono sempre più spesso integrati nei piani aziendali annuali delle società, perfezionare la strategia frequentemente è fondamentale. I dati in tempo reale possono essere usati per tracciare il progresso rispetto agli indicatori chiavi di performance della sostenibilità e valutare l’efficacia di una strategia; nel frattempo, un costante coinvolgimento con i quadri di riferimento può servire a evidenziare i cambiamenti nelle tendenze relative alla sostenibilità e identificare dove ampliare la strategia ulteriormente. Questo è importante soprattutto se si considera l’aumento di argomenti ESG all’interno della rendicontazione come la biodiversità, i rischi climatici e l’impatto sociale, temi che hanno sempre più importanza per gli enti regolatori, gli investitori e la società civile.
Vantaggio competitivo grazie alla strategia
Nel settore immobiliare, raggiungere gli obiettivi per la sostenibilità richiede una strategia coesa e iterativa per unire la gestione dei dati e la rendicontazione. Solo una strategia chiara e solida può dare gli strumenti alle società per affrontare gli obblighi di rendicontazione che derivano sia dagli investitori sia dai governi e può assistere le società in una corretta gestione della mole di dati.
L’esperienza di Longevity Partners dimostra che l’analisi di materialità, la revisione legislativa, degli obiettivi e indicatori chiari di performance realistici, in combinazione con un costante perfezionamento della strategia sono elementi fondamentali per trasformare la gestione dei dati e le attività di rendicontazione in un vantaggio competitivo a lungo termine nella corsa al capitale ESG. Alla fine, saranno proprio le società che impiegano questi metodi per sviluppare strategie e uniscono la gestione dei dati e le attività di rendicontazione a trarre beneficio dalla transizione verso l’azzeramento delle emissioni nette.
[1] https://www.strategyand.pwc.com/de/en/functions/esg-strategy/esg-software-market.html
[2] https://www.gresb.com/nl-en/insights/gresb-2022-investor-member-survey-findings/